23 Luglio, 2025*
L'inserimento di stagisti e tirocinanti in azienda è un momento fondamentale sia per il percorso formativo del giovane, sia per l'impresa che investe su nuovi talenti. In questo contesto, sorge spesso una domanda importante: queste figure, che non hanno un contratto di lavoro subordinato tradizionale, hanno diritto a ricevere i buoni pasto? E se sì, con quali vantaggi fiscali?
La risposta è un chiaro e incoraggiante sì. La legge e le interpretazioni degli enti preposti equiparano, per questo specifico benefit, gli stagisti ai lavoratori dipendenti, creando un'importante opportunità di benessere e integrazione.
Uno stage o un tirocinio di successo si basa sull'integrazione. Trattare lo stagista non come una figura marginale, ma come un membro a tutti gli effetti del team, è la chiave per un'esperienza formativa di valore e per gettare le basi di una possibile futura collaborazione. Offrire i buoni pasto è una delle prime e più concrete manifestazioni di questa filosofia inclusiva: è un segnale che l'azienda si prende cura del benessere di tutte le persone che contribuiscono alla sua attività quotidiana.
Sebbene il tirocinio non costituisca un rapporto di lavoro subordinato, la normativa sui buoni pasto ha una visione estensiva.
L'interpretazione dell'Agenzia delle Entrate
Con diverse risoluzioni (come la n. 118/E/2006), l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che i buoni pasto possono essere erogati a tutte le categorie di personale, a condizione che esista un rapporto di collaborazione con l'azienda, anche non di natura subordinata. La chiave è la frequenza quotidiana presso la sede aziendale, che fa sorgere la necessità di un pasto durante l'orario di "lavoro" (o di formazione).
Di conseguenza, stagisti e tirocinanti, che per definizione frequentano l'azienda con regolarità, rientrano a pieno titolo tra i possibili beneficiari dei buoni pasto.
Il trattamento fiscale di favore è lo stesso
Questo è il punto più importante. Quando i buoni pasto vengono erogati a stagisti e tirocinanti, essi godono dello stesso identico regime fiscale e contributivo vantaggioso previsto per i dipendenti:
* Per lo stagista: Il valore del buono è completamente esente da tasse e contributi fino a 8€ al giorno per il formato elettronico (come Satispay) e 4€ per quello cartaceo. Non concorre a formare il reddito e non viene tassato.
* Per l'azienda: Il costo sostenuto è deducibile al 100% e l'IVA al 4% è completamente detraibile.
Oltre all'aspetto normativo, ci sono ragioni strategiche e di employer branding che rendono questa scelta particolarmente intelligente.
1. Un forte segnale di inclusione e valore
Offrire a uno stagista gli stessi benefit di un dipendente lo fa sentire immediatamente parte del team, rispettato e valorizzato. Questo aumenta la sua motivazione, il suo impegno e la sua lealtà verso l'azienda, migliorando la qualità della sua esperienza formativa.
2. Un supporto economico fondamentale
Gli stagisti e i tirocinanti ricevono spesso un'indennità di partecipazione o un rimborso spese, non un vero e proprio stipendio. Un buono pasto da 8€ al giorno rappresenta un supporto economico significativo che incide positivamente sul loro budget mensile, spesso limitato. È un aiuto concreto molto apprezzato.
3. Attrarre i migliori giovani talenti
Nel competere per attrarre i neolaureati e gli studenti più brillanti, i dettagli contano. Un'azienda che include gli stagisti nel suo programma di welfare, e lo fa con uno strumento moderno come Satispay, si posiziona come un datore di lavoro più attraente, etico e all'avanguardia. Può essere l'elemento che spinge un talento a scegliere il tuo stage piuttosto che quello di un competitor.
Per un'azienda, gestire diverse categorie di collaboratori potrebbe sembrare complicato. Il portale Satispay Business rende tutto incredibilmente semplice.
Dal pannello di controllo, l'ufficio HR può gestire in modo unificato le anagrafiche di dipendenti, stagisti e altre figure, impostando per ciascuno il numero corretto di buoni pasto da erogare in base ai giorni di effettiva presenza in azienda. L'erogazione digitale e istantanea garantisce che tutti ricevano il benefit con la stessa efficienza e semplicità.
In conclusione, la legge non solo permette, ma di fatto incoraggia l'erogazione dei buoni pasto a stagisti e tirocinanti, garantendo gli stessi vantaggi fiscali previsti per i dipendenti. Per un'azienda, questa non è solo una possibilità, ma una scelta strategica che ripaga ampiamente. Significa investire sui talenti di domani, migliorare la propria immagine, promuovere una cultura di inclusione e fornire un supporto concreto a chi sta iniziando il proprio percorso professionale. Con soluzioni semplici e digitali come Satispay, estendere questo prezioso benefit a tutta la popolazione aziendale, inclusi gli stagisti, è un'operazione facile e ad alto rendimento.
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