Welfare aziendale a ...

Welfare aziendale a costo zero (o quasi) con i buoni pasto.

26 Giugno, 2025*

Offrire un programma di welfare aziendale è una delle strategie più efficaci per aumentare la soddisfazione dei dipendenti e migliorare l'employer branding. Tuttavia, molti imprenditori, specialmente alla guida di piccole e medie imprese (PMI), sono frenati dal timore dei costi. Esiste un modo per implementare un benefit di alto valore percepito che sia, per l'azienda, a costo zero o quasi? La risposta, analizzando attentamente i vantaggi fiscali dei buoni pasto elettronici, è sorprendentemente vicina a un "sì".

Questo articolo spiega come i buoni pasto possano diventare uno degli investimenti a più alto ritorno e a più basso impatto economico per un'impresa.

Introduzione: il concetto di "costo zero" nel welfare

Quando parliamo di "costo zero", non intendiamo che l'azienda non sostenga alcuna spesa viva. Ovviamente, l'acquisto dei buoni pasto ha un costo. Il concetto di "costo zero (o quasi)" si riferisce al fatto che i vantaggi fiscali e contributivi legati a questo benefit sono così significativi da poter, in molti casi, annullare o ridurre drasticamente il costo effettivo per l'azienda rispetto ad altre forme di erogazione di valore al dipendente, come un aumento in busta paga.

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Il pilastro del vantaggio: la normativa fiscale sui buoni pasto

Il segreto del welfare a "costo quasi zero" risiede interamente nel trattamento fiscale privilegiato che la legge italiana riserva ai buoni pasto, in particolare a quelli elettronici.

Per l'azienda:
* Deducibilità integrale del costo (100%): L'intero importo speso per l'acquisto dei buoni pasto può essere dedotto dal reddito imponibile dell'azienda (ai fini IRES/IRPEF). Questo riduce l'ammontare delle tasse che l'impresa deve pagare.
* Detraibilità totale dell'IVA (aliquota al 4%): L'IVA pagata sull'acquisto dei buoni pasto è agevolata al 4% ed è completamente detraibile.
* Esenzione completa dai contributi previdenziali (INPS): Questo è il vantaggio più potente. Sul valore dei buoni pasto (fino a 8€ per quelli elettronici) l'azienda non paga alcun contributo sociale, a differenza di quanto accadrebbe per un aumento di stipendio di pari importo.

Per il dipendente:
* Esenzione fiscale totale: Il valore dei buoni pasto elettronici non concorre a formare il reddito del dipendente fino a 8€ al giorno. Significa che non paga né IRPEF né contributi su quell'importo.

Il confronto che svela il "costo quasi zero": buoni pasto vs. aumento in busta paga

Per capire la reale convenienza, mettiamo a confronto il costo per l'azienda di erogare 8€ tramite un buono pasto elettronico Satispay rispetto a un aumento di stipendio che porti lo stesso valore netto nelle tasche del dipendente.

Opzione 1: Buono Pasto Elettronico Satispay da 8€
* Valore netto per il dipendente: 8,00 €
* Costo per l'azienda: 8,00 € (completamente deducibile e senza oneri contributivi)

Opzione 2: Aumento di stipendio per dare 8€ netti al dipendente
Per far avere 8€ netti in più al dipendente, l'azienda deve erogare un aumento lordo molto più alto, che tenga conto delle tasse (IRPEF) e dei contributi a carico del lavoratore. Indicativamente, potrebbe essere necessario un aumento lordo di circa 13-14€. Su questo importo lordo, l'azienda deve poi pagare la sua quota di contributi (circa il 30%).
* Valore netto per il dipendente: 8,00 €
* Costo totale per l'azienda (lordo + contributi): Circa 17-18 €

Risultato del confronto:
Per dare lo stesso identico valore netto al dipendente (8€), all'azienda costa più del doppio utilizzare un aumento di stipendio rispetto a un buono pasto elettronico. Visto da un'altra prospettiva: a parità di costo per l'azienda (8€), il buono pasto offre un valore netto al dipendente enormemente superiore rispetto a quello che si potrebbe ottenere con un aumento in busta paga.

È in questo senso che il buono pasto si avvicina a un concetto di "costo zero": il suo rapporto costo/beneficio è imbattibile.

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I vantaggi "nascosti" che contribuiscono al ritorno sull'investimento

Oltre all'efficienza fiscale, ci sono altri benefici che rendono l'investimento nei buoni pasto ancora più vantaggioso.

* Aumento della produttività: Dipendenti più felici e meno stressati sono più produttivi.
* Riduzione del turnover: Un buon programma di welfare aumenta la lealtà dei dipendenti, riducendo i costi legati alla ricerca e alla formazione di nuovo personale.
* Miglioramento dell'employer branding: Un'azienda con un'ottima reputazione come datore di lavoro attira talenti più facilmente e a costi inferiori.
* Semplificazione amministrativa (con Satispay): La gestione 100% digitale di Satispay riduce i costi indiretti legati al tempo che il personale HR dedica alla gestione del benefit.

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