Come usare i ...

Come usare i buoni pasto per fortificare l’amicizia tra azienda e dipendente

Donna che fa le spese al supermercato e utilizzerà i Buoni Pasto Satispay alla cassa

5 Maggio 2025 *

Altroconsumo e Satispay hanno realizzato insieme una guida per capire come uno strumento tanto diffuso quanto sottovalutato, come i buoni pasto, possa diventare qualcosa di molto più potente di un semplice contributo per il pranzo. Se ben progettato, questo benefit può rafforzare il legame tra azienda e dipendenti, raccontare un’idea di welfare più moderna e aumentare la competitività dell’azienda nella capacità di attrarre e trattenere talenti.

Per capirne davvero l’impatto, Altroconsumo ha coinvolto 1.018 lavoratori dipendenti della sua community. Ecco alcuni degli insight più interessanti emersi dalla ricerca.

Oltre il pranzo: l’80% usa i buoni pasto per fare la spesa

L’immagine del buono pasto come strumento per la pausa pranzo è ormai superata. Oggi, i lavoratori chiedono benefit che possano accompagnarli anche nella vita quotidiana, aiutandoli là dove serve di più: tra le corsie del supermercato, con il carrello della spesa.

* 80% degli intervistati utilizza i buoni soprattutto per fare la spesa.

* Solo il 14% li spende prevalentemente al bar o al ristorante.

* Il 2,6% presso negozi di alimentari, mense aziendali o per il food delivery.

Un piccolo aiuto che esce dall’ufficio e si siede a tavola con tutta la famiglia.

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Elettronici, sì: ma il cartaceo resiste ancora

Se è vero che la digitalizzazione sta cambiando il mondo dei buoni pasto, non tutte le aziende sono già al passo con i tempi. La forma più utilizzata oggi resta la tessera elettronica (con il 60,1% delle preferenze), seguita dalle app e dai buoni cartacei, che comunque restano in circolazione.

E proprio dove il digitale manca, si concentrano i principali disagi:

* 90% degli intervistati ha vissuto momenti di imbarazzo per i centesimi mancanti alla cassa.

* Più della metà degli utenti ha rischiato di far scadere i propri buoni, spesso dovendo comprare qualcosa più dello stretto necessario per non perderne il valore.

* Un terzo ha ricevuto almeno una volta uno scontrino di cortesia per il resto non dato, ma più della metà di questi non è riuscito poi a utilizzarlo.

Le soluzioni digitali risolvono questi problemi, migliorando l’esperienza d’uso e semplificando la gestione per tutti, dipendenti e aziende.

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La Generazione Z chiede flessibilità (e non ha paura di cambiare lavoro)

Le nuove generazioni non cercano solo un posto di lavoro, ma un’esperienza che sappia adattarsi al loro stile di vita. E sono pronte a cambiare se questo non accade.

* Il 60% dei giovani nati tra il 1997 e il 2012 sarebbe disposto a cambiare lavoro entro 12 mesi se non soddisfatto.

* Solo 1 su 5 considera ancora il “posto fisso” come obiettivo.

* Quasi la metà preferisce percorsi autonomi come imprenditoria o libera professione.

In questo contesto, ogni dettaglio del pacchetto welfare conta. Anche un buono pasto può diventare un segnale concreto di attenzione, ascolto e capacità di stare al passo con le aspettative di chi lavora.

Un benefit che segue il ritmo delle persone

Il buono pasto funziona davvero quando sa adattarsi alla giornata di chi lo utilizza. Non solo pausa pranzo, non solo durante la settimana lavorativa. Libertà di scelta, flessibilità e autonomia sono gli elementi chiave.

Dove e quando si usano i buoni:

* 81% presso supermercati e ipermercati.

* 51,7% durante il pranzo nei giorni feriali.

* 25,3% nel weekend.

* 17,5% per cena o aperitivi.

* 9,2% per la colazione.

Non un vincolo, ma un alleato per vivere meglio il tempo, dentro e fuori dall’ufficio.

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Un benefit apprezzato, ma che molti vorrebbero trasformare in liquidità

Un altro dato interessante che emerge dalla ricerca riguarda la percezione stessa del buono pasto: il 76% degli intervistati preferirebbe ricevere il controvalore dei buoni direttamente in busta paga.

In attesa che questo scenario si realizzi (e in parte per aggirarne i limiti fiscali), soluzioni come quella proposta da Satispay, con pagamenti digitali integrati e flessibili, si avvicinano molto a questa esigenza di libertà.

Buoni Pasto Digitali e Sostenibilità

Un altro aspetto positivo dei buoni pasto digitali è il loro impatto sull’ambiente. Dimentichiamo i vecchi carnet di ticket cartacei che spesso venivano smarriti o sprecati: la digitalizzazione elimina l’uso della carta, contribuendo a una gestione più sostenibile dei benefit aziendali.

Oltre a ridurre i rifiuti, i buoni pasto digitali permettono una gestione più efficiente delle risorse, evitando sprechi e semplificando la vita sia ai lavoratori che alle aziende. In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, scegliere soluzioni digitali come Satispay non è solo una questione di comodità, ma anche di responsabilità ambientale.

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Conclusione

Grazie a Satispay, pagare la spesa con i buoni pasto è semplice, veloce e senza intoppi. Basta lo smartphone, senza bisogno di carte o ticket cartacei. Con un’ampia rete di supermercati convenzionati in tutta Italia, è più facile che mai usare il tuo credito senza sprechi.

Se sei un’azienda che vuole semplificare la gestione dei buoni pasto e offrire ai dipendenti un benefit davvero utile, Satispay è la scelta giusta. Attiva subito il servizio e scopri tutti i vantaggi della digitalizzazione dei buoni pasto!

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